Cos’è il Counseling
Il counseling è un percorso orientato al benessere, alla consapevolezza, alla chiarezza di obbiettivi e percorsi, che inevitabilmente ci portano a chiederci dove vogliamo andare e chi vogliamo essere.
Il counseling offre uno spazio di ascolto e di riflessione, nel quale esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi, rinforzando capacità di scelta o di cambiamento.
Il counseling si impegna a favorire la riorganizzazione delle capacità, delle risorse e delle competenze che ognuno già possiede, facilitando così un percorso di vita verso obiettivi possibili e realizzabili.
Il counselor crea l’humus adatto per permettere la fioritura delle proprie potenzialità: ovvero lo sviluppo del potere personale di ognuno.
Possiamo pertanto definirlo come un processo di interazione tra due persone, counselor e cliente, il cui scopo è quello di abilitare il cliente a prendere una decisione riguardo a scelte di carattere personale, utilizzando un insieme di abilità, atteggiamenti e tecniche, tesi ad “aiutare la persona ad aiutarsi”. Partendo dal presupposto che una persona ha già in sé tutte le risorse necessarie, il counselor si propone di creare le condizioni per farle emergere.
“Se una persona si trova in difficoltà, il modo migliore di venirle in aiuto non è quello di dirle esplicitamente cosa fare, quanto piuttosto di aiutarla a comprendere la situazione e a gestire il problema facendole prendere, da sola e pienamente, le responsabilità delle proprie scelte e decisioni. Gli individui hanno in se stessi ampie risorse per auto-comprendersi e per modificare il loro concetto di sé.”
(C.Rogers - padre fondatore del counseling).
Carl Rogers, psicoterapeuta americano, intorno agli anni ’40, ha sviluppato una metodologia d’aiuto basata sul concetto di non direttività; la Terapia Centrata sul Cliente (Rogers volutamente abbandona il termine paziente per sottolineare l’assoluta parità tra cliente e agevolatore).
Per Rogers e, quindi, per il counseling, ogni individuo possiede la capacità di auto-comprendersi, migliorare e trovare soluzioni alle proprie difficoltà; il counselor co-conduce il cliente a fare proprio questo.
Il counselor non dà consigli, non offre soluzioni e non indica scorciatoie, bensì accompagna verso mete e obiettivi che noi stessi abbiamo stabilito, e aiuta a far sì che ognuno di noi possa dare il meglio di se stesso: nella vita privata, nella scuola, nel lavoro, nei rapporti familiari e di coppia.
Le condizioni fondamentali affinché la relazione d’aiuto abbia successo e si crei il clima di fiducia indispensabile al cliente per procedere verso il percorso di cambiamento sono:
- Empatia
- Accettazione incondizionata
- Autenticità
Oltre a C.Rogers, uno dei molti orientamenti che ha contribuito in modo evidente allo sviluppo del counseling, è quello della Gestalt, fondato dallo psicoterapeuta Fritz Pearls (1893-1970), parzialmente ispirato alla omonima scuola di psicologia, alla fenomenologia e alla teoria del campo, che considera importante l’intera esperienza di vita di una persona: fisica, psicologica, intellettuale, emotiva, relazionale.
Il termine “terapia della Gestalt” in realtà fu usato per la prima volta come titolo del libro Teoria e Pratica della terapia della Gestalt, scritto da Perls insieme a Paul Goodman e Ralph Hefferline e pubblicato a New York nel 1951, e rimase poi a indicare un approccio che divenne molto popolare soprattutto negli anni Sessanta.
Il termine Gestalt in tedesco è traducibile con forma, struttura, configurazione: indica un insieme di diversi elementi che costituiscono un tutto completo, armonico e significativo.
La Gestalt, mira all’acquisizione di una sempre maggiore consapevolezza nel qui e ora da parte del cliente e al recupero della naturale armonia tra individuo e ambiente, in quanto l’individuo e l’ambiente sono continuamente in relazione.
Nella Gestalt l’attenzione è posta più nell’ osservare e verificare la consapevolezza del processo dei pensieri, sentimenti, emozioni, sensazioni e azioni di un individuo, prestando maggiore attenzione al “cosa” e al “come”, piuttosto che al “perché” di un’azione o di un comportamento. Secondo Perls, la consapevolezza del come qualcosa avviene, infatti, conduce più facilmente alla possibilità di compiere un cambiamento genuino e responsabile. Ecco perché questa relazione d’aiuto rappresenta una modalità di lavoro di tipo “laboratoriale”, nella quale il cliente può scoprire, osservare e integrare diversi aspetti della sua personalità grazie all’esperienza.
Il counselor porterà se stesso durante la seduta, attraverso la sua capacità d’ascolto, la sua disponibilità, entrando con tutte le sue parti in contatto con il cliente per “esserci” e stare con lui.
Il counselor può accompagnarlo, fornendogli nuovi spunti, differenti punti di vista, una nuova visione di sé, una maggiore consapevolezza nelle fasi di difficoltà o di scoperta, ma sarà l’individuo stesso a prendersi la responsabilità del suo agire, a fare ciò che ritiene necessario per il suo benessere, per evolvere e cambiare.
"Non possiamo indurre deliberatamente il cambiamento, né in noi stessi, né negli altri. Questo è un punto decisivo: sono molti quelli che dedicano la propria esistenza a realizzare una loro concezione di come ‘dovrebbero’ essere, invece di realizzare se stessi" .
(Fritz Pearls - padre fondatore della Psicologia della Gestalt)
Cosa può fare per te il Counseling?
Il counseling è uno strumento che può aiutarti a:
- Sentirti sostenuto poiché la persona riceve un ascolto di qualità
- Prendere decisioni con maggiore determinazione e chiarezza
- Migliorare le proprie competenze relazionali e comunicative
- Migliorare la conoscenza di sé e l’autoconsapevolezza
- Imparare a gestire lo stress
- Superare momenti di difficoltà transitori
- Gestire e superare problemi di natura non psicopatologica
Luisa – Counselor Umanistico Integrato
Il counseling integrato è un approccio pluralista che nasce con lo scopo di aumentare l’efficacia dell’intervento, selezionando e rielaborando metodologie di diversa matrice. Si dovrebbe ottenere così un modo di fare counseling più funzionale al cliente, in quanto ritagliato su misura per lui.
Il mio approccio lavorativo trae origine dalla Fenomenologia e dal modello Umanistico centrato sul cliente di Carl Rogers, della Gestalt di Perls, del Sistemico Relazionale, dell’Analisi Transazionale, del potenziamento (empowerment) delle life skills, avvalendomi, dove appropriato, anche di tecniche derivate dalla mindfulness e dallo yoga.
Tutto questo a sottolineare che il Cliente è aiutato tenendo conto di tutta la sua complessità, data dalla dimensione, fisica, mentale, emotiva, psicologica, spirituale: un approccio olistico.
Io lavoro in Piemonte, nello specifico in studio a Torino, e faccio sessioni di Counseling anche attraverso sessioni on line.
Se questo spazio modo questa tecnica ti interessa e vuoi provarla, o vuoi avere qualche informazione maggiore, puoi chiamarmi o scrivermi, sarò molto contenta di poterti aiutare e chiarire ogni tuo dubbio.